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giovedì 9 luglio 2015

#sbloccateilponteportuense: resoconto del Flash Mob e punto della situazione




Perché un flash mob al Ponte Portuense? 

Ce lo hanno chiesto in molti, quando, nei pochi giorni precedenti, abbiamo lanciato l'iniziativa per il 24 Giugno. Abbiamo risposto sempre allo stesso modo: perché i cittadini hanno il dovere di sollecitare le amministrazioni e il diritto di vivere in una città migliore
Ne siamo convinti e con noi lo sono i ragazzi, le mamme, i papà, gli abitanti del nostro quartiere che ci hanno raggiunto e con noi hanno gonfiato un palloncino e lo hanno attaccato alla recinzione del cantiere per dire: finite i lavori del sottopasso ferroviario! 

Siamo allegri, infatti, colorati – come mostrano le foto – ma siamo stanchi di aspettare



E la ragione è chiara. La lunga storia dei lavori per il completamento del famigerato ponticello, infatti, è iniziata da ben 7 anni: prima l'intervento delle Ferrovie dello Stato, poi il blocco dei fondi per il Patto di Stabilità, in seguito lo sblocco dei denari e finalmente nel 2014 gli scavi archeologici – l'area, infatti, è ricchissima di reperti, tanto che lo scorso Luglio sono state anche organizzate visite nei cantieri, per mostrarli ai cittadini. 

A novembre il cantiere viene però di nuovo bloccato dal Municipio: la ditta appaltante non ha più i requisiti necessari per continuare. Da quel momento fino a giugno il Municipio comunica più volte ai cittadini di essere in attesa del nulla osta da parte della Soprintendenza per procedere con i lavori relativi al manto stradale. Ed ecco che l'annuncio del flash mob del 24 giugno al 'ponticello' scatena i media con susseguirsi di articoli, e l'amministrazione, sia Soprintendenza che Municipio, con dichiarazioni e comunicato stampa

La direttrice del cantiere archeologico, firmandosi con nome e cognome, interviene tramite Portuense Attiva per spiegare come i lavori archeologici siano fermi in attesa di nuove comunicazioni da Municipio e Comune. Inizia così il classico 'rimpallo di responsabilità': nessuno lo vuole, nessuno desidera essere tacciato di scarica barile ma di fatto tutti lo fanno! 

Poi Maurizio Veloccia, il Presidente del Municipio, interviene la mattina del 24 giugno con un comunicato stampa annunciando l'arrivo di nuovi fondi della Soprintendenza utili per terminare gli scavi archeologici.

Il 25 giugno, infine, su un articolo di Repubblica a seguito del flash mob il Soprintendente Prosperetti dichiara la cifra che verrà stanziata: circa 100.000 euro. PortuenseAttiva, dopo il falsh mob, però, non si ferma e chiede alle istituzioni di restare aggiornata sugli sviluppi della situazione. 
L’associazione di cittadini annuncia, inoltre, l'intenzione di richiedere ufficialmente un pubblico incontro tra istituzioni, per ribadire competenze e tempi, qualora lo sblocco del cantiere non avvenga nelle prossime settimane. 

Ed oggi? Non si è mosso molto, finora. 

Il cantiere è ancora deserto. Ma su Facebook Marzia Colonna ha scritto (8 luglio ore 10:29)

'...con nota del 10 aprile il Municipio ha convocato in cantiere per il giorno 22 aprile ditta, archeologhe e soprintendenza "per l'immediata ripresa delle attività di cantiere" (con i fondi del Comune); in quella data ci viene comunicato che il nuovo Soprintendente, arch. Prosperetti, metterebbe a disposizione delle risorse per il completamento degli scavi; il Municipio accetta e ringrazia visto che la gran parte delle risorse dell'appalto erano già state destinate agli scavi archeologici (da febbraio a novembre 2014); il 25 giugno dopo l'articolo in cui Prosperetti conferma la disponibilità dei fondi inviamo nuova nota per ribadire che l'area verrà consegnata non appena richiesta; il 7 luglio riceviamo il fax della Soprintendenza in cui viene richiesta formalmente l'area previa pulizia dello scavo (visto che è rimasto scoperto a lungo) e completamento del rafforzamento della recinzione anche nella parte a ridosso di via Majorana; ieri stesso è stato ordinato il lavoro alla ditta e nelle prossime 24 ore avremo la data per la ripresa dei lavori (penso prossima settimana) che comunicheremo formalmente.

Noi aspettiamo. Ma non restiamo a guardare.

P.S. hanno partecipato al Flash Mob circa 60 cittadini, che ringraziamo vivamente per il loro senso civico. Non è facile trasferire l'attivismo civico dalla tastiera alle scarpe!